“È vero che con la riforma separazione e divorzio possono essere chiesti insieme?”
La riforma Cartabia( https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/10/17/22G00158/sg) , entrata in vigore il 1° marzo, ha portato molte novità, prevedendone una epocale. ” La possibilità di chiedere con un unico atto introduttivo la separazione e il divorzio”.
Non c’è più bisogno di fare prima un ricorso per chiedere la separazione, e poi un secondo ricorso separato per domandare il divorzio. Ora si possono chiedere insieme.
Attenzione : il divorzio potrà essere dichiarato solo dopo che sia stata pronunciata, nel medesimo giudizio, la sentenza di separazione. E’ chiaro che deve trascorrere il tempo richiesto dalla legge (un anno dalla prima comparizione delle parti davanti al giudice in caso di giudizi contenziosi, sei mesi nei giudizi consensuali).
Con le modifiche i tempi per ottenere prima la separazione e poi il divorzio breve si sono velocizzati.
Il divorzio insieme alla separazione, lo si può chiedere con la richiesta cumulativa in un unico ricorso.
Per chiedere il divorzio contestualmente alla domanda di separazione è necessario che l’avvocato inserisca subito in un unico atto tutte le domande relative alla separazione personale ed al successivo divorzio. Unitamente al ricorso sarà necessario depositare la documentazione attestante la situazione patrimoniale e reddituale del proprio assistito, con riferimento agli ultimi tre anni.
Il giudice provvederà a convocare l’udienza di separazione entro tre mesi dal deposito dell’atto.
Se ci sono le condizioni, già in questa prima udienza si potrà giungere ad una contestuale sentenza di separazione e di divorzio, pronunciata dallo stesso Giudice.
Le modifiche introdotte si propongono di ottenere anche una maggiore tutela dei figli minori della coppia che vuole separarsi. Infatti, è stato inserito il “piano genitoriale” e la possibilità di ascoltare il minore in fase giudiziale.
LA TUTELA DEL MINORE E IL PIANO GENITORIALE
La riforma Cartabia presenta più attenzione anche per i figli minori. Se i coniugi hanno figli, dovrà essere depositato il “piano genitoriale” con gli impegni quotidiani dei figli.
Nel piano genitoriale dovranno essere indicate le attività, la scuola, la gestione dei pomeriggi o delle vacanze. Lo scopo è di far conoscere al Giudice tutti gli elementi per stabilire l’affidamento, il collocamento e regolare il diritto di visita dei minori. In questo modo il Giudice vedrà effettivamente l’organizzazione familiare, dei genitori, per ciascun minore, ben potendo anche comprendere l’effettivo apporto che singolarmente il genitore da all’accudimento, istruzione ed educazione del figlio.
In questo modo i genitori che si separano saranno vincolati all’adempimento del piano genitoriale sottoscritto e qualora uno di loro non lo rispetti potrà essere sanzionato
ASCOLTO DEI FIGLI MINORENNI
Inoltre, nel nuovo procedimento si prevede la possibilità di ascolto dei minori, che abbiano compiuto «gli anni dodici o anche di età inferiore, ove capaci di discernimento». I minori verranno , a discrezione del Giudice, ascoltati in ambiente protetto e se ci saranno le condizioni fisiche e psicologiche.
Se i genitori si accordano sull’affidamento dei figli : quindi, in una separazione consensuale o in un divorzio congiunto (consensuale), dove i genitori sono d’accordo sull’affidamento, sulla collocazione, sui tempi di permanenza, i figli generalmente non vengono ascoltati. Allo stesso modo, se durante una causa di separazione o di divorzio i genitori trovano un accordo, i figli non vengono ascoltati.
Per avere maggiori informazioni e un supporto legale in materia, non esitare, contatta lo studio legale Malune.
Avv. Rosella Malune
Leave a Reply