
Affrontare la fine di un matrimonio non è semplice: al dolore per la separazione si sommano aspetti pratici che vanno considerati. Dall’affidamento dei figli, all’assegno di mantenimento, alle procedure legali da seguire, per questo è importante conoscere i propri diritti .
La separazione è un passaggio inevitabile per passare al divorzio, perché in Italia, a differenza di altri paesi, non c’è il divorzio diretto.
La separazione può essere consensuale o giudiziale.
La separazione consensuale
È di gran lunga preferibile, per mille motivi, fare una separazione di tipo consensuale, primo fra tutti il fatto che gli accordi raggiunti sono frutto di una collaborazione tra gli ex coniugi , essenziale soprattutto quando ci sono figli minori. Per raggiungere un accordo è possibile fare un percorso di mediazione familiare o comunque l’avvocato che vi seguirà potrà mettere a disposizione le proprie conoscenze per aiutarvi a raggiungere l’accordo di separazione.
La separazione giudiziale
La separazione giudiziale è quella proposta da uno dei coniugi senza nessuna intesa con l’ex partner ma può sempre essere trasformata in consensuale.
La separazione consiste in un procedimento civile ordinario che si apre con il ricorso da parte del primo dei due coniugi che lo propone. La competenza territoriale è del Tribunale del luogo dove i coniugi hanno avuto la loro ultima residenza o dove il coniuge convenuto ha il proprio domicilio.
La difficoltà della separazione dipende dalla situazione dei coniugi con riguardo alla presenza o meno di figli e di un patrimonio da dividere, nonché, dalla richiesta di mantenimento o meno ,diritto di visita dei figli e alimenti. E’ quindi indispensabile valutare per bene ogni aspetto.
I documenti per avviare una separazione sono :
- estratto per riassunto dell’atto di matrimonio (si richiede presso lo Stato civile del Comune ove è stato celebrato il Matrimonio);
- certificato di residenza e stato di famiglia, anche contestuale, di entrambi i coniugi (non è possibile utilizzare l’autocertificazione);
- dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi;
- copia di un documento di identità di entrambi i coniugi;
- copia del codice fiscale di entrambi i coniugi.
Per la separazione giudiziale, probabilmente occorreranno altri documenti, da valutare però volta per volta in relazione al caso concreto.
Nel caso di una separazione giudiziale, ogni coniuge deve per forza prendersi un suo difensore, mentre nel caso della consensuale può essere sia che ognuno incarichi un legale diverso sia che entrambi i coniugi incarichino lo stesso avvocato, in quest’ultimo caso ovviamente occorre fiducia da parte di entrambi.
I costi da sostenere per la separazione
I costi sono molto, ma molto diversi a seconda che la separazione sia consensuale o giudiziale. Nel primo caso, si spende generalmente molto meno, e questo è un altro motivo per cercare raggiungere un accordo tra gli ex coniugi.
Avvocato Rosella Malune
Studio Legale Malune Firenze
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